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Come sviluppare il silenzio nelle relazioni e nel lavoro (anche se parli troppo).

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Parole, parole, parole…

Ti capita spesso di parlare tanto (forse troppo) di fronte a una persona? Il problema è che non te ne accorgi, ma questo tuo atteggiamento può essere revisionato in chiave lavorativa.

Non sono qui per spiegarti quanto sia bello o brutto vivere in un mondo silenzioso. In questo articolo ti voglio indicare una serie di soluzioni consapevoli per sfruttare la capacità di stare in silenzio ed ottenere un buon risultato nelle relazioni con gli altri.

Definizione e anagramma

Dal lat. silentium, “tacere, non fare rumore”: assenza di rumori, di suoni, voci e sim., come condizione che si verifica in un ambiente o caratterizza una determinata situazione.

Ecco, dobbiamo concentrarci su quella determinata situazione.

Passando all’inglese, invece, esiste un anagramma che racchiude in sé il potere di questa parola:

LISTEN (ascolto) = SILENT (silenzioso)

Mettiamola così: due parole opposte che si attraggono. Il potere di ascoltare in silenzio.

Ho trovato anche un motore di ricerca che ti aiuta a creare degli anagrammi in italiano, lo trovi qui.

Perché devi stare in silenzio per avere successo

Se parli troppo non ascolti, e se non ascolti fai fatica a sviluppare l’empatia.

L’empatia, a differenza della simpatia, è una delle qualità più importanti per farti avere successo nelle relazioni sul lavoro.

E’ la capacità di comprendere appieno lo stato d’animo altrui (gioia e dolore). L’etimologia della parola significa “sentire dentro” o “mettersi nei panni dell’altro” e fa parte dell’esperienza umana (e animale).

Per questo motivo, se non fai esperienza ascoltando gli altri, non riuscirai mai ad ascoltare te stesso. O viceversa.

Cosa comporta questa tua lacuna? Non riesci a riflettere prima di parlare e a pensare cosa rispondere al tuo interlocutore.

Nulla è così buono per una persona ignorante quanto il silenzio; e se egli fosse cosciente di questo non sarebbe un ignorante.

Saadi Shirazi

Quando stai in silenzio e ascolti una persona stai comunicando attraverso le microespressioni facciali, la postura, i gesti, ecc… quindi stai utilizzando forme efficaci di comunicazione non verbale. In questo caso ti è impossibile fingere; puoi farlo, invece, con le parole in quanto sei tu a controllarle.

Come sviluppare l’abilità del silenzio: 3 metodi pratici.

Le abilità possono e devono essere allenate. Quindi, oggi, parla pure con chi ti capita a tiro, ma da domani inizia a mettere in pratica uno di questi consigli.

Il silenzio è la base per queste pratiche; provale e scegli quella che più si adatta alle tue esigenze. Fai solo in modo di non stravolgerle, altrimenti si perdono i benefici. E poi fammi sapere all’indirizzo info@lavoroingrande.it se hai ottenuto dei benefici personali.

1.Metodo Miracle Morning: S.A.V.E.R.S.

L’autore di questo metodo Hal Helrod se l’è vista brutta: dopo un incidente il suo cuore si è fermato per 6 minuti e si è ritrovato con 11 fratture. Risultato? Ha pensato di usare tutta la sua energia mentale e non lamentarsi.

Questo breve video ti spiega come applicare il suo metodo tutti i giorni.

2. Mindfulness

Conosciuta in tutto il mondo, questa pratica ti permette di ottenere benefici straordinari su corpo e mente.

Come svilupparla? Ho trovato un articolo interessante di Grazia Pallagrosi sulla rivista Elle in cui dice, inoltre, che uno studio tedesco  ha dimostrato che alcuni processi cerebrali si possono portare a termine solo in silenzio. La mancanza di suoni e rumori favorirebbe la riproduzione neuronale.

Come lo hanno dimostrato? Lasciando dei topi in completo silenzio per due ore al giorno e verificando una crescita del numero di cellule dell’ippocampo, la regione del cervello che regola emozioni, memoria e apprendimento.

Il silenzio porta consiglio.E riduce lo stress e l’ansia. Quanto può servirti nella vita di tutti i giorni?

3. Silent Bonus

Il nome fa figo, ma non c’entra nulla con uno dei due metodi precendenti.

Se vuoi aggiungere un rinforzo a una delle pratiche sopracitate prova a scegliere dei momenti intenzionali durante la giornata, come minuti, ore o mezze giornate in cui pratichi il silenzio.

Non tacere all’improvvisio per un’intera giornata, altrimenti chi ti circonda inizia a preoccuparsi). Inizia a lavorare gradualmente e mantieni il ritmo per 40gg, dopodiché hai introdotto una nuova (e sana) abitudine.

Ho provato questo metodo durante un weekend di formazione. Risultato? Un forte lavoro d’introspezione e di quiete con se stessi. E con gli altri.

Quando non devi usare il silenzio

Ci sono momenti in cui stare zitti e ascoltare diventa impossibile. E ce ne sono altri in cui farlo non aiuta.

Se hai un pensiero (positivo o negativo) del tuo collega o del progetto che ti è stato assegnato devi rinunciare a stare in silenzio in favore di un feedback costruttivo.

Soprattutto nelle situazioni negative, il silenzio può lacerare le tue emozioni. Hai presente lo stomaco che brucia o il fegato che marcisce? Scegli tu l’organo da rovinare, ma ricordati che sei tu il/la responsabile.

E se invece hai dei dipendenti? Ancora peggio. Un lungo silenzio dopo che un tuo dipendente ha completato un lavoro può creare un senso di angoscia nelle persona e trasformare l’attesa per un complimento in completa frustrazione.

Ti ricordi quali sono i feedback (e come usarli) per avere successo con le persone?

RIASSUNTO

Stare in silenzio è un’arte. In Giappone è una dimensione culturale e sociale, in Italia è difficile applicarla. Ma tu, al momento giusto, sai come sfruttare il silenzio per ottenere un successo personale grazie all’ascolto dei bisogni del tuo interlocutore.

Hai capito quale abilità devi sviluppare: l’empatia. Hai a disposizione tre metodi per migliorare la tua capacità di “ascoltare il silenzio”. Non ti resta che esercitarti.

Se trovi delle difficoltà o questo articolo ti ha fatto perdere tempo, scrivimelo nei commenti o contattami all’indirizzo mail info@lavoroingrande.it . Ti rispondo sempre e posso aiutare gli altri a ottenere informazioni migliori.

Lavora in Grande,

Oreste