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Come e perché devi usare il Content Marketing nella tua crescita professionale.

Ti sei mai chiesto perché i tuoi clienti vanno e vengono? Come mai hai un database da migliaia di utenti ma converte solo il 5-10%? Perché le aziende su LinkedIn non ti cagano mai?

Quando inizi un percorso cerchi sempre la strada più semplice e veloce per raggiungere un risultato (perlopiù economico). E’ sbagliato? No!

Se ottieni risultati in maniera semplice e veloce hai fatto un bel lavoro; ma quanto può durare?

Il treno che porta al successo viaggia su due binari:

  • La pubblicità → binario veloce → quantità
  • I contenuti → binario lento → qualità

In questo articolo ti parlo di un binario del Digital Marketing che spesso viene bistrattato dalle aziende, dai professionisti e da tutti coloro che vogliono crearsi un career branding duraturo nel tempo, ma che poi falliscono miseramente: Madame e Monsieur ecco voi sua maestà, il Content Marketing.

Sì sono di parte, altrimenti non facevo tutta ‘sta scena.

Dopo aver letto questo articolo sarai in grado di:

  • Capire come può esserti utile una strategia di marketing basata sui contenuti
  • Creare un piano di contenuti in linea con il tuo business
  • Utilizzare strumenti e tool per realizzare il tuo questo percorso di branding

La cosa migliore che puoi fare ORA e porti alcune domande:

  • Quanto ti costa essere invisibile agli occhi di clienti e aziende che stanno cercando talenti?
  • Quanto sei facilmente sostituibile da un altro dipendente più giovane o che costa meno?
  • Quanto tempo stai sprecando senza comunicare il tuo valore al tuo network di contatti?

Tante domande, ma poche risposte. Tutto quello che devi fare è leggere questo articolo e iniziare a riflettere su come differenziarti grazie ai contenuti.

1. Definizione e storia del Content Marketing

Il content marketing può essere definito come:

Il marketing fondato sulla creazione, pubblicazione e distribuzione dei contenuti (di valore) a una audience online, per attrarre o trattenere utenti interessati al tuo prodotto o servizio nel lungo periodo.

Alcuni esperti del settore dicono che gli inizi del Content Marketing risalgono alla fine del XIX secolo, con la comparsa delle prime riviste contenenti (appunto) risorse utili. Nello stesso periodo brand come Michelin e Procter&Gamble iniziano a pubblicare le loro riviste.

Infatti nasce nel 1900 la Guida Michelin.

Ma…aspetta un attimo. Sei sicuro che questo sia l’inizio del content marketing?

Per caso ti viene in mente qualcuno che, nei secoli addietro, aveva uno squadrone di copywriter e content marketer in grado di diffondere un brand?

Forse ci sei arrivato, sto parlando proprio di uno strumento incredibile a livello di contenuti: la Bibbia, una collezione di 46 libri dell’Antico Testamento e di 27 libri del Nuovo Testamento.

Ma ti rendi conto di questi numeri? Quale società al mondo o scrittore/scrittrice ha creato così tanti contenuti e con un grande valore persuasivo, durevole nei secoli dei secoli amen?

In questo modo voglio porre l’attenzione sullo strumento tecnico e non sui contenuti religiosi. Nel mio blog non ti parlerò mai di politica, religione, fantascienza o film dell’orrore (a meno che non siano casi studio).

Ogni articolo voglio che sia, per te, una fonte di apprendimento utile a sviluppare le tue capacità e applicarle al tuo career branding. Se sei una persona suscettibile non dovresti essere arrivato nemmeno a questo punto, in caso contrario continua a leggere.

2. Come fare business con il Content Marketing

Per realizzare un Career Branding fondato sul content marketing hai bisogno di fare storytelling. Racconta la tua storia e quella del tuo prodotto/servizio/lavoro e la gente, se interessata, ti seguirà.

Una strategia orientata sul Content Marketing deve avere una visione di lungo periodo focalizzata sulla costruzione di relazioni con gli utenti, grazie ai contenuti di alto valore di cui disponi.

Da questa strategia ti puoi aspettare due cose:

  • La conversione diretta dell’utente
  • Un brand forte

Quindi ho una domanda diretta per te: quali emozioni vuoi suscitare al destinatario della tua comunicazione? 

La conversione diretta non è l’obiettivo principale del content marketing, ma è una conseguenza di un lavoro fatto bene. Non aspettarti mai nulla dall’utente, ma lavora per dargli il massimo della qualità.

Esempio 1: se vuoi ottenere un posto di lavoro, la conversione diretta è realizzata quando il responsabile delle risorse umane, dopo aver visionato il tuo profilo su LinkedIn ed essere rimasto a bocca aperta per i tuoi contenuti, ti accoglierà in sede di colloquio.

Esempio 2: se vuoi ottenere un nuovo cliente, la conversione diretta è quando, dopo aver visto i tuoi contenuti o aver interagito in privato con te, decide di darti appuntamento e concludere un contratto.

3. La regola del 3×2: tre fasi per due cicli di marketing

Per fare business con il content marketing hai bisogno di sviluppare contenuti in tre fasi:

  1. Conoscenza di te stesso (articoli di blog, newsletter, video, podcast…)
  2. Valutazione della tua attività (webinar, landing page, tutorial…)
  3. Acquisizione del prospect (prova del prodotto, guida scaricata, videocorso…)

Queste sono le fasi del ciclo di acquisizione del prospect. La prima è rivolta a informare la tua nicchia, la seconda a spiegare il valore del tuo lavoro, prodotto o servizio e la terza a chiedere i suoi contatti in cambio di qualcosa.

Anche se spende soldi altrove, questa persona ti ha lasciato un segnale: le interessi. Ecco dove devi giocare pulito, sul suo desiderio di capirne di più. Non compra oggi, ma può farlo domani, quando il suo muro di diffidenza si è sgretolato.

content marketing

Ho trovato una ricerca di SEM Rush che ha analizzato numerosi professionisti e imprese: da questa emerge che il Il 77% degli intervistati ha solo una strategia di Content Marketing, mentre appena il 9% la considera davvero valida. 

Dal sondaggio si rilevano anche gli obiettivi principali delle aziende: 

  • generare lead di qualità
  • attirare più traffico sul sito web
  • migliorare la reputazione del brand
  • migliorare il coinvolgimento e la fedeltà dei clienti.

Tutti obiettivi che anche TU devi perseguire se vuoi crescere (ed emergere) dalla massa e magnetizzare nuove opportunità.

Per decidere quali contenuti elaborare hai bisogno di analizzare tre fasi:

  1. Analisi delle buyer personas
  2. Produzione dei contenuti
  3. Distribuzione dei contenuti

All’inizio è difficile coinvolgere figure professionali specializzate in questo settore: dei veri e propri content marketing specialist.

I professionisti (specialist) che ti servono nella tua squadra di content marketing sono:

  • Copywriter: deve scrivere bene, deva amare la scrittura, soprattutto in ottica SEO
  • Video: video maker professionale
  • Visual: comunicazione visiva, foto di qualità, graphic designer

Di solito riesci a trovare un content marketer capace anche di fare copywriting

quando serve scrivere per vendere. Però, se vuoi un lavoro coi fiocchi, quelle sono posizioni essenziali da occupare nel tuo team.

4. Perché (non) hai bisogno di un content marketer

Un team è sempre la cosa migliore: sinergico, complementare, affiatato. Averlo, però, costa danaro e tu non te lo puoi permettere.

E quindi chi crea contenuti? Beh tu, e chi se no? 

Mentre stai sviluppando il tuo career branding fondato sui contenuti ricordati che devi leggere e studiare costantemente, altrimenti il tuo serbatoio creativo si esaurisce. 

Non vorrai mica avere un crollo sulla Borsa Valori intangibili vero?!

Formarsi costantemente deve essere un mantra se vuoi diventare bravo a comunicare con i tuoi utenti. 

Sei a corto di creatività o contenuti? Ti posso risparmiare del tempo grazie a questi 3 strumenti:

Gratuiti, famosi e potenti. Dannati strumenti di digital marketing. Cerca le parole chiave che ti servono e vedi se hanno ricerche mensili “adeguate” per investire tempo nel creare un contenuto.

5. Quali canali usare per diffondere il tuo messaggio

Dopo che hai trovato un Trend interessante o una keyword inerente alla tua attività, crea il contenuto di valore e condividilo attraverso questi canali:

  • Articolo su LinkedIn (se non hai un blog)
  • Post sui Social Media
  • Dirette video, meno complesse di un video da montare
  • Video su YouTube (da integrare all’articolo del blog, sarebbe top)
  • Webinar formativi sull’argomento che tratti
  • Broadcast tramite Telegram o WhatsApp
  • Podcast (qui lo lasciamo ai più evoluti)
  • Advertising, se hai una pagina aziendale del tuo profilo
  • Newsletter, se hai dei lettori del tuo blog

Tanti sono i canali, ma unica deve essere la strategia digitale che ti serve. 

RIASSUNTO

Il marketing sul contenuto serve per costruire fiducia, credibilità e autorità agli occhi dell’utente, andando a eliminare possibili resistenze lungo il processo d’acquisto.

Ecco perché la strategia dei contenuti condiziona il comportamento e ha effetti positivi su vendite e ROI aziendale (oltre che del professionista).

Vuoi costruire un percorso di Career Branding basato sui contenuti? Parliamone, nel peggiore dei casi uscirai con un sacco di idee nuove per sviluppare il tuo brand.

Lavora in grande,

Oreste

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