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Come creare un obiettivo di lavoro e avere più probabilità di successo

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Tutti noi, almeno una volta nella vita (lo spero per te), abbiamo creato una nostra wishlist pensando agli obiettivi che vorremmo realizzare. Quanti ne hai realizzati? Quanti micro o macro obiettivi hai raggiunto?

Sei capace di costruire un obiettivo di lavoro?

Questo post può aiutarti a fissarlo in maniera chiara e realizzabile, soprattutto se hai desiderio di lavorare in un’azienda oppure risultati professionali da raggiungere.

Secondo il metodo S.M.A.R.T. ideato da Peter Drucker nel lontano 1954 e utilizzato ovunque e da chiunque, un obiettivo dovrebbe considerare questi cinque aspetti:

  • S = Specific (Specifico)
  • M = Measurable (Misurabile)
  • A = Achievable (Raggiungibile)
  • R = Realistic (Realistico)
  • T = Time-Based (Temporizzabile)

Ora prendi carta e penna e vediamo, sulla falsa riga, come può esserti utile personalizzare questo metodo per i tuoi obiettivi professionali:

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curriculum vitae

Voglio lavorare per l’azienda X“, “voglio incrementare i miei guadagni del 20%“. Ecco questo è un obiettivo chiaro e positivo. Scriverlo pensando in negativo (“non voglio lavorare in Italia”) ti farà subito pensare all’aspetto peggiore della situazione, così da perdere il focus su quello che è realmente importante.

Voglio lavorare per l’azienda X entro gennaio 2020“, “voglio incrementare i miei guadagni del 20% entro il 2020“. Nel secondo caso non hai problemi (o meglio, ti serve una guida tecnica se non sei a conoscenza di come farlo), mentre nel primo caso starai pensando al fatto che non dipenda solo da te la possibilità di lavorare in un’azienda. E hai ragione. Infatti adesso non ti devi preoccupare di questo, pensa solo a fissare un obiettivo lavoro, più avanti capirai se puoi permettertelo o meno. 

“L’azienda X richiede una competenza fondamentale che non ho”. E’ ora di fare autoanalisi: mettiti di fronte a te stesso, analizza le tue competenze e comprendi se ti manca qualche conoscenza. 

Inutile puntare a un ruolo in azienda per il quale tu non abbia nemmeno una skill richiesta. Questo, però, può essere un motivo per specializzarti e apprendere nuove conoscenze attraverso la formazione autodidatta o qualche percorso di specializzazione professionale o universitaria.

Come ad esempio per le lingue: no ser un mulo y estudia un curso!

La World Work War ha inizio. Là fuori la concorrenza lotta per accaparrarsi un posto. Ora che hai impostato il tuo obiettivo lavoro devi iniziare a muovere i primi passi nella giusta direzione. Passi che ogni giorno ti diano dei micro-risultati positivi (es. “oggi ho trovato cinque offerte in linea con le mie aspettative!”).

Agisci. Esponiti. Fatti notare. Nessuno sa che esisti e che hai delle qualità finché tu non ti mostri al grande pubblico.

Ora te lo meriti. Sei riuscito a strappare quel tanto ambito lavoro e magari pure in anticipo rispetto alla scadenza. Sboccia, regalati un viaggio o una cena importante.

La gratificazione è un momento fondamentale per la nostra esistenza. Pensa che l’Osservatorio di Grimbergen, una delle più antiche birre d’Abbazia belghe (sì, beviti pure una bella birra fresca mentre leggi la fine di questo articolo), ha monitorato circa 1.800 italiani individuando come principale gratificazione il dedicare 30 minuti al giorno a se stessi.

Ora sai come costruirti una mappa dei tuoi obiettivi. Non sarà semplice realizzarli, ma devi provarci altrimenti hai già perso in partenza. E tu sei un/a vincente, giusto?

#ThinkBig